da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

venerdì 24 settembre 2010

Paolo di Luino e Byakko

questo pezzo dovevo pubblicarlo tempo fa, recupero oggi che la giornata è uggiosa e ben si confà alla dedizione bloggofila della family.

Paolo può esserne soddisfatto, è davvero raffinata!








(le foto durante la seduta precedono quelle del pezzo guarito e completo ovviamente fatte un mesetto dopo!)

Informazioni sul soggetto per chi interessano:
I Siling sono le cinque bestie guardiane della mitologia cinese, note nell'onmyōdō giapponese col nome Shishin o Shijin; sono associate alle direzioni del cielo, allo stesso modo dei Quattro Re Celesti della tradizione buddhista, con l'aggiunta di un'ulteriore direzione, il centro. Ogni membro del Siling ha sette constellazioni ad esso associate corrisponde ad uno dei cinque elementi della filosofia cinese; nella tradizione giapponese, influenzato da quella buddhista, Ōryū (Huánglóng) è quasi sempre assente.

I cinque animali sono:

* Seiryū, il drago blu guardiano dell'Est.
È associato alla primavera, i colori blu e verde (considerate sfumature di un solo colore), e l'elemento legno (in Giappone l'elemento buddhista acqua); sostiene e difende il Paese (controlla la pioggia, simbolo del potere imperiale). Spesso è accoppiato a Zhūqùe, perché entrambi rappresentano sia il conflitto sia la gioia del matrimonio.

* Suzaku o Sujaku, la fenice rossa Guardiana del Sud.
È associata all'estate, il colore rosso, l'elemento fuoco (in Giappone lo stesso elemento buddhista). È simbolo di conoscenza, e natura rigogliosa; si manifesta sono in temo di prosperità. Spesso è accoppiata a Qīnglóng come simbolo del matrimonio, soprattutto di quello imperiale.
In Giappone, la parola "Suzaku" significa "Uccello di fuoco"; nell'antico palazzo imperiale esisteva un cancello conosciuto come Suzakumon ("Porta dell'uccello rosso").

* Byakko, la tigre bianca (o "di giada") Guardiana dell'Ovest.
È associata con l'autunno, il colore bianco, e l'elemento metallo (in Giappone l'elemento buddhista vento).
Quando in una tomba si pone del metallo, è una connessione cerimoniale con la tigre di giada; secondo gli Annali Cinesi di Wu e Yue, tre giorni dopo la sepoltura del re, l'essenza dell'elemento metallo prese le sembianze di una tigre di giada e si accucciò sulla tomba, divenendone la protettrice. La giada bianca era spesso usata per venerare il dio dell'Ovest, e prese il nome di 'giada della tigre'; per i cinesi la tigre era il re di tutti gli animali e signora delle montagne, così la giada della tigre era un ornamento riservato a comandanti di eserciti. In particolare la tigre maschio era dio della guerra, e proteggeva le armate dell'imperatore in battaglia, oltre che i demoni nella sua tomba.

* Genbu, la tartaruga nera Guardiana del Nord.
È associata all'inverno, il colore nero, e l'elemento acqua (in Giappone l'elemento buddhista terra); è anche simbolo di religiosità. È spesso rappresentata come una tartaruga con un serpente avvolto in spire sulla sua schiena.
In Giappone Genbu è descritto sempre in ascolto, saggio ed esperto degli insegnamenti del Buddha, e capace di predire il futuro. La tartaruga è simbolo di lunga vita e felicità; quando ha mille anni, è capace di parlare il linguaggio degli esseri umani. Il suo culto sopravvive attraverso la figura indianizzata di Myōken Bosatsu, ma spesso è assimilato alla sua controparte buddhista, più popolare, Tamonten (Vaisravana, versione buddhista del dio induista Kubera), il più potente degli Shitennō, i Quattro Re Celesti; la ragione può anche essere trovata nel significato negativo attribuito alla tartaruga dalla tradizione autoctona giapponese (il kanji per "tartaruga" significa anche "abuso" in giapponese).
La tartaruga è uno degli Emblemi Celesti, simbolo di longevità e saggezza; si dice che il suo guscio sia la cassaforte dell'universo. In particolare tartaruga e serpente insieme sono simbolo di longevità; si dice che la loro unione mise in pericolo l'universo stesso.

* Ōryū, il drago giallo (o "d'oro") Guardiano del Centro.
È associato al cambio delle stagioni, il colore giallo, e l'elemento terra. È generalmente ignorato in Giappone.
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