da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

venerdì 4 novembre 2011

30.000 watts

Ieri sera parlavamo con dei clienti patiti di impianti stereo.

Ci hanno mostrato questi video! Incredibile un impianto da discoteca su 4 ruote!

E inutile dire che questa mamma è un esempio di coraggio! ahahahah

Quando il feltro si fa arte!

In questo periodo di ritorno dell'handcraft, qualche mese fa sono entrata a conoscenza del lavoro dell'artista Stephanie Metz, artista dell'Oregon ma residente in California.

Utilizzando il processo di lavoro della produzione del feltro, l'artista tramite la pressione, il calore, l'umidità e la meccanica riesce a lavorare il materiale a secco producendo sculture di un dettaglio impressionante.

Interessante il suo studio sull'anatomia animale, soprattutto per quanto concerne l'orso, simbolo dell'infanzia ma con uno sguardo alla crescita e all'evoluzione.

Vi invito a fare visita al suo sito : http://www.stephaniemetz.com/ e vi garantisco che, se mi fosse possibile, frequenterei sicuramente i suoi corsi artistici in cui insegna ad utilizzare questa tecnica in maniera artistica.










davvero sorprendente no?

giovedì 3 novembre 2011

the rocks of ages

Per gli amanti del traditional il tema del "Rocks of Ages" è un caposaldo ma esiste ben poco materiale in proposito e ben pochi ne sanno il reale significato.

Prima del mio arrivo in Varese e prima dell'inizio della mia vita con Luigi (più di 13 anni fa ormai!) ero riuscita a trovare ed acquistare alla libreria Hoepli di Milano una copia dell'omonimo libro edito da Don Ed Hardy Publications.



Era stato un colpo di fortuna ed è uno dei libri della nostra libreria al quale sono più affezionata.

Don Ed Hardy, padre del tatuaggio moderno americano e forse uno dei personaggi più noti del settore, coltivava sin da piccolo l'interesse per questo tema così misterioso e affascinante.

La monografia in questione raccoglie la sua storia come tatuatore filtrata attraverso gli incontri, le immagini e i tattoo che ne davano una testimonianza tangibile e concreta.

Il rock of ages è un tema popolare che trae origine dallo scritto del Reverendo Augustus M. Toplady nel 1775 ed è basato sul passaggio biblico di Isaia 26:4 "for in the Lord Jehovah is the Rocks of Ages".
L'immagine tradizionale rappresenta una donna aggrappata ad una roccia plasmata dalle onde a forma di croce in un mare in tempesta. Spesso sullo sfondo compare un veliero che affonda, il cielo è tempestoso ma la donna viene illuminata da un raggio di sole proveniente da una spaccatura tra le nuvole.

Il mito nasce a New Orleans, allora possedimento francese e città di arrivo per molta gente di mare. La città offriva ai suoi visitatori luoghi dove svagarsi tra donne, bevute e baldorie varie.
Le coste di questo luogo erano davvero impervie e i naufragi erano all'ordine del giorno così, si narrava di una roccia a forma di croce che riusciva a garantire la salvezza degli uomini dispersi in mare.
La leggenda vuole che una meretrice, giunta in età avanzata, si convertì al cristianesimo e dopo una vita di abbandono era giunto il momento di redimersi dai peccati commessi nella sua vita.
Così assoldò una nave e un equipaggio e, insieme ad altri peccatori, salpò da New Orleans alla ricerca della famosa Roccia delle Ere.
Durante il viaggio solo lei continuò a essere ferma nel suo impegno devozionale leggendo le sacre scritture e mantenendo il contegno che si era preposta, mentre il resto del suo gruppo si lasciò andare ad ogni tipo di perdizione.
Poi arrivò una tempesta e la nave, in balia del maltempo, si inabissò e tutto l'equipaggio si disperse tra le grandi onde.
La meretrice pentità riuscì a salvarsi aggrappandosi ad uno scoglio e rendendosi conto che esso era proprio la roccia che aveva tanto anelato di trovare.
E proprio in quell'istante il cielo nero si aprì lasciando arrivare un raggio di sole che la illuminava proprio come una luce divina.

Questo è il momento raffigurato in questo tema così caro agli amanti del tattoo tradizionale.
Fu proprio Sailor Jerry ad introdurlo come tattoo design dopo il 1970 e tutt'oggi è un tema ricorrente nelle body suites degli apprezzatori.


Se volete però saperne di più vi consiglio l'acquisto di

THE ROCKS OF AGES
being a celebration and manifestation of the Historic & Enigmatic epidermal icon
edito da Donald Edward Talbott Hardy in Honolulu, Hawaii

mercoledì 2 novembre 2011

“Viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda.”


Ieri sera ero a poche righe dalla fine ma il sonno non mi rendeva lucida e non l'ho concluso.

Stamattina al mio risveglio, ancora nel calduccio del nostro letto, ma con una tazzina di caffè già nello stomaco, mi sono concessa di ultimarlo.

E' un libro bello, semplice nei modi ma intrigante nella trama.
La protagonista è Mandorla, una bimba che cresce di età con il crescere delle righe lette.
Mandorla non ha madre ma lei, prima di andarsene, le lascia in eredità il mistero di una misteriosa paternità e un condominio che decide di adottarla tutti insieme per evitare di entrare a conoscenza di quale degli uomini che vi abitano ha tradito la sua famiglia per una notte di fuoco con sua madre nel solaio.

Si legge e si riflette.
Crescere non è semplice.
Chiarirsi le idee sui fatti men che meno per Mandorla.
E così cerchiamo, come lettori e fratelli, di tenerla per mano sperando che tutto vada bene e cercando di scoprire chi davvero è suo padre.

Lo consiglio. Davvero. Forse alle donne. Meglio alle mamme.

In fondo viviamo tutti all’oscuro di qualcosa che ci riguarda.

martedì 1 novembre 2011

buon compleanno Dolce Irene!

Stamattina è tornata la nostra Irene per l'ultima seduta che va a concludere il suo progetto "cosce"!

Irene è perfetta per il tattoo: la sua pelle bianchissima offre il meglio supporto per il colore e mantiene un ottimo punto di nero.

Sono felice per lei, le stanno benissimo e se li merita tutti.
Sta diventando una donna magnifica e ha un cuore ed una sensibilità che raramente si riscontra nelle persone.
Sono felice ed orgogliosa che sia una mia amica.

Tanti auguri tesoro, ti voglio un sacco di bene!







questo, invece, l'altro lato:



e l'altro libro ;)

frollini scalda cuore!

Oggi pomeriggio la casa era ben pulita e, per consolarmi dalla mancanza dei miei gattini, ho deciso di impegnare cuore, mente e braccia nella produzione di frollini vegan da mangiare accompagnandoli con una bella tazza di thè.

Vi spingo a realizzarli anche voi, per i vostri bimbi, per il vostro relax, per fare un bel regalo a chi vi vuole bene.
Sono di facilissima preparazione e il risultato è veramente goloso!



Ingredienti:
300 gr di farina "00"
100 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
Latte di soya per impastare
3 cucchiai di margarina vegetale ammorbidita
1 scorza di limone grattuggiata
1 bustina di vanillina

Preparazione:
In una capiente ciotola mettere la farina, lo zucchero, il lievito, la vanillina, la scorza di limone e la margarina.
Impastare per bene aggiungendo, poco per volta, il latte sino a che si formerà una bella palla di impasto solido e poco appiccicoso.
Nel caso lo fosse per un'aggiunta eccessiva di latte, aggiungete un filo di farina in più.
Accendete il forno a 50° e, appena entra in temperatura, spegnetelo e infornate la ciotola coperta da un telo per circa un'oretta.
Passato questo tempo tirate fuori l'impasto dal forno e riaccendetelo a 180 gradi per farlo entrare nella giusta temperatura di cottura.
Aiutandovi con mattarello, farina e formine a piacere (io ho deciso di usare solo quella a forma di cuore!) spianate l'impasto e ricavatene i biscotti.
Disponeteli su una teglia ricoperta di carta da forno o, se non l'avete, imburrate la teglia e aggiungete un pò di farina, fate in modo che si ricopra interamente e eliminate la farina in eccesso.
Lasciate almeno un centimetro tra un biscotto e l'altro.
Cuocete a 180° per 20 minuti circa e poi sfornateli.
Meglio disporli su una graticola per dolci in modo che il calore non formi condensa e attendete che diventino freddi.
Io li conservo in un recipiente di vetro ma anche una scatola di latta per biscotti sarebbe perfetta.

Se volete renderli ancora più golosi potrete sciogliere del cioccolato a bagnomaria e intingere metà biscotto in esso.

Ora preparatevi il thè e godetevi il frutto del vostro impegno.




ps: oggi ho trovato queste tre foto in macchina...





Quanto mi mancano!

domenica 30 ottobre 2011

rimasti in 5!

Dopo mesi che la famiglia era cresciuta, da ieri pomeriggio la mansion è ritornata al primigeno numero di 2 bipedi e 3 felini!

L'ultimo pitulino ha trovato una casa piena di affetto e ne sono davvero felice! Tutti e sei stanno bene e sono coccolati e viziati.

Ma il mio senso di vuoto e la nostalgia restano.

Ci vorrà qualche giorno per risentirsi alla normalità dopo tre mesi di invasione felina. Sembra che anche Body e Mini li cerchino, per non parlare di mamma Swiffer che stanotte ha rubato un sacchettino di cibo e lo ha portato in salotto dove dormivano i piccolini.

Ora è il momento di starle vicino per aiutarla a superare il trauma della separazione dai suoi cuccioli.

Almeno sino alla prossima gravidanza ;)

Queste che seguono sono le ultime foto scattate al piccolino nell'ultima serata insieme. Nella manica della mia felpotta lui ci stava comodo comodo!

Sembrava ET ma tigrato ahahahah



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