da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

sabato 1 febbraio 2014

il nostro piccolo inizio di Wunderkammer


Quello delle Wunderkammer o Camera delle meraviglie,  fu un fenomeno tipico del 500, che però affonda le sue radici nel MedioEvo. Esso poi si sviluppò per tutto il 600 alimentandosi delle grandiosità barocche e si protrasse fino al 700 favorito dal tipico amore per le  curiosità scientifiche, proprio dell'Illuminismo.


Per un certo verso, la Wunderkammer si può considerare come il primo stadio dello sviluppo del concetto di Museo, sebbene non abbia di quest'ultimo le caratteristiche della sistemazione e del metodo, ma per realizzare il quale non di rado si partì dal contenuto di wunderkammer ereditate da privati e messe poi a disposizione del pubblico.
Infatti, tutti gli oggetti che destavano meraviglia nei secoli sopra citati, erano strettamente legati all'idea di possesso da parte dei privati: la qual cosa stimolò la crescita e la diffusione del collezionismo, fenomeno già conosciuto nell'antichità.


Scopo del collezionista era quello di riuscire ad impossessarsi, talvolta pagando cifre molto cospicue, di oggetti straordinari provenienti dal mondo della natura o creati dalle mani dell'uomo.
Quelli che la natura stessa forniva erano detti, con termine latino, naturalia e potevano avere in sé qualcosa di eccezionale relativamente alla forma o alle dimensioni, come, ad esempio, una coppia di gemelli con una parte del corpo in comune, animali con due teste, pesci o uccelli rari o sconosciuti, ortaggi o frutti di dimensioni superiori alla media.


Diversi ma ugualmente ambiti erano gli oggetti creati dalle mani dell'uomo, detti artificialia, particolari per la loro originalità ed unicità, fatti con tecniche complicate o segrete e provenienti da ogni parte del mondo. Tutti questi reperti erano mirabilia, ovvero cose che suscitavano la meraviglia.
Essi venivano disposti a caso in una stanza, destinata a raccoglierli, le cui pareti erano rivestite di scansie di legno dove trovavano posto barattoli di vetro contenenti parti del corpo umano immerse in un liquido che avrebbe dovuto favorirne la conservazione, feti, animali deformi, rocce o pietre rare, zanne  di elefante, rami di corallo, piante rare essiccate.


Agli scaffali si alternavano armadi e stipetti. Questi ultimi ospitavano un'infinità di cassetti di ogni misura, in cui erano raccolti gli oggetti più piccoli o più preziosi, come perle deformi, pietre preziose rare, semi di frutti esotici. Piccole vetrine contenevano gioielli oppure oggetti preziosi unici nel loro genere, ottenuti con l'uso di perle deformi o rami di corallo di colore o forma assai rara.
Al tetto della camera, alle parti libere delle pareti nonché ai lati degli scaffali, venivano appesi animali essiccati, come, ad esempio, piccoli coccodrilli, lucertole, oppure ossa e denti di pesci, uccelli e mammiferi, o ancora grandi conchiglie.



Straordinariamente desiderabili apparivano i "naturalia" e gli "artificialia" provenienti da paesi lontani, al di là dai mari.
Ma non erano solo questi gli oggetti degni di far bella mostra di sé in una Wunderkammer: ve ne erano altri, come libri e stampe rare, raccolte di foglie essiccate, quadri, cammei, filigrane, collane di perle e coralli, vasi, reperti archeologici, monete antiche, tutti articoli che incrementavano un commercio che era rivolto a soddisfare le esigenze del collezionismo e che non di rado traeva sostentamento dalle falsificazioni.



Poiché però tutti questi oggetti avevano un prezzo ingente, possedere una Wunderkammer degna di essere mostrata agli amici e ad illustri visitatori non era un fatto molto comune: generalmente averne una era appannaggio di re e nobili, di emeriti scienziati e di uomini dotti e ricchi, di conventi e monasteri. Questi ultimi erano stati sin dal loro primo apparire, non solo luoghi destinati ad accogliere i religiosi, ma anche fari di civiltà e custodi della cultura.
Nelle abbazie frequentemente vi erano biblioteche che ospitavano libri rari e Wunderkammer dove si potevano trovare di preferenza oggetti che erano argomenti di studio per gli scienziati, o manoscritti di opere ormai introvabili altrove e persino qualche papiro egiziano.


 
I monasteri, poi, ricevevano donazioni, eredità, ex voto offerti in cambio delle grazie ottenute. L'accumularsi di "naturalia" e "artificialia" nelle Wunderkammer diede luogo, in un certo momento, verso la fine del XVIII secolo, alla costituzione di veri e propri musei, allorché i monaci delle abbazie o i possessori privati di camere delle meraviglie decisero di ordinare e catalogare la quantità incredibile del materiale raccolto e di consentirne, sia pure con molta iniziale cautela, la fruizione al pubblico.

 
Detto questo penso che molti di voi abbiano subito il fascino delle stranezze del mondo, il concetto di differenza che ho sempre declamato in queste pagine, dovrebbe avervi accompagnato in quella parte di realtà marginale in cui, ormai sempre meno, veniva collocato anche l'inchiostro sotto pelle.

Quando ho aperto il mio negozio su etsy e partecipato al work shop day a Milano, vi avevo raccontato di aver conosciuto l'artista che si cela dietro a questa spendida produzione artistica che prende piena ispirazione dal gotico, dal nuovo steampunk e dal concetto di wunderkammer.

Gentilmente mi era stata regalata una riproduzione di un teschio di feto in resina ma aveva bisogno della sua teca per essere esposta nel nostro studio.
Così dopo una ricerca alla teca migliore, il nostro piccolo ospite ha trovato degno omaggio tra le mura dello Stopar's Tattoo Parlor.

 


Intanto che c'ero ho anche customizzato due vecchie bottiglie,  di questa è una parafernalia medicale, per dare un po' di effetto scenico al nostro angolo delle meraviglie.






Sono sicura che nel tempo il nostro piccolo amichetto avrà anche nuove compagnie. ;-)

Intanto per chi volesse saperne di più qualche informazione e link interessante:

* MALA TEMPORA STUDIO
L'artista Giulio Artioli realizza splendide opere uniche che vengono raccontate e vendute nel suo sito.
Interessante e di sicuro rispetto la sua scelta etica sui prodotti animali. Disponibile a lavorare su commissione e a collaborare in progetti che rientrino nel mondo oscuro.
Interessantissime le letture annesse agli oggetti creati che ne raccontano l'affascinante storia che accompagna l'opera per sempre.



Pagina Fb: https://www.facebook.com/MalaTemporaStudio
Sito: http://www.malatemporastudio.com

* NECROMANCE
due negozi di Los Angeles, il primo è dedicato completamente alla tassidermia, con tonnellate di teschi di animali, barattoli di ossa, provette e altro, il secondo è più simile ad un piccolo museo dove però tutto viene messo in vendita.

 
Sito: http://necromance.com/

* MUSEO DELL'ARTE STATUARIA

Il museo, fondato nel 1933, si trova in un’ala dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia, a Roma, e si propone di illustrare la lunga strada che la medicina, la farmacologia e la chirurgia hanno percorso dall’antichità ad oggi, tramite reperti e ricostruzioni straordinarie.
Una perla per chi è alla ricerca di stranezze, qua nella Sala Flajana sono presenti numerosi teschi, feti in formalina e diversi studi sulle malformazioni congenite e neonatali.



 
se siete di Roma o ci capitate non esitate a fare una visita a questo straordinario Museo

Sito: http://www.museiscientificiroma.eu/artesanitaria/index.html

*THE LAST TUESDAY SOCIETY
Questo negozio di Londra, con tanto di avvertenze d'uso, è una visita obbligata nell'assurdo e inspiegabile. Tra opere irriverenti di tassidermia troverete tantissime curiosità e oggetti dallo strambo collezionismo.


 


Link: http://www.thelasttuesdaysociety.org/


buona curiosità a tutti!


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