da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

mercoledì 8 febbraio 2012

St. Valentine's Day Massacre‏



Bene, un San Valentino al sapore di massacro questo sabato (11 febbraio) al Twiggy Club, nelle cantine della Coopuf.

Cripple Bastards, Svetlanas e Ofu dal vivo.
+ presentazione del nuovo numero della fanzine Nihilismi.


Per chi volesse saperne di più:
"CRIPPLE BASTARDS
www.facebook.com/cripplebastards
www.myspace.com/cripplebastards
Con innumeroveli album, una notevole gavetta live in Europa e America e un proprio stile caratteristico incentrato sul nichilismo musicale più feroce, i Cripple Bastards si sono guadagnati il titolo di icona assoluta del Grind made in Italy, tecnico, velocissimo e saturo di rabbia.

SVETLANAS
www.facebook.com/svetlanas77
www.myspace.com/svetlanas77

Ad accompagnarli il Soviet Punk '77 degli Svetlanas, with “(..)their approach to music still gross and strong like a Vodka shot”.

OFU
www.facebook.com/pages/OFU-HC/261343250581760
www.myspace.com/ofuhc

In Apertura OFU, Chitarre in faccia, rullante a nastro, rumore, melodia, musica velocissima. non mi dilungo oltre...applausi!

TWIGGY CLUB
Via De Cristoforis N.5 - Varese.
Tel. 03321967097
www.twiggyclub.com

lunedì 6 febbraio 2012

The versatile blogger!

Sono stata coinvolta in questa catena blogghistica che si propone di aiutarci a parlare di noi e non del nostro blog.
La cosa mi stuzzica e ringrazio Nadir per essere stata sincera nel suo omologo post :-)

Insomma le istruzioni sono queste: "Lo scopo non è altro che raccontare sette cose di noi che, in una qualche maniera, ci caratterizzano e che, però, non sono mai emerse dal nostro blog".

Allora, numero uno:



Ho un alter ego. Si chiama "Franca" o "Sciura Franca". E' la parte di me che si impone quando si trova davanti a situazioni scomode, è la parte di me che risulta meno carina perchè vera, che parla francamente.
Io, a Franca, ci sono affezionata e. in qualche modo. mi trovo sempre felice che lei prenda il sopravvento a difendere le giuste cause.
Magari un pò scomoda in alcune situazioni ma necessaria in altre.

Numero due:


Sono tutt'ora una SUICIDEGIRLS seppur inattiva da molto tempo. Ho aderito al format tipo tre anni fa. Per chi non lo sapesse: "SuicideGirls è un sito web che propone fotografie Softcore e profili testuali di ragazze di stile dark, punk, indie ed alternativo in generale (nonostante si rifacciano spesso anche a stili che richiamano ai modelli di pin-up anni quaranta e cinquanta) note esse stesse come "Suicide Girls". Il sito funziona anche come una comunità virtuale con profili utenti, gruppi tematici e forum di discussione, e propone inoltre interviste ad importanti personaggi della cultura popolare ed alternativa. L'accesso alla maggior parte del sito richiede un'iscrizione a pagamento."

Sono stata felice di aver potuto conoscere così persone che ho inserito nella mia lista rosa e professioniste del settore (tra le quali Albertine in particolare).
Mantengo ricordi e foto di quel periodo davvero meravigliose.

Ph. Albertine

Ph. Albertine

Ph. Albertine


Ph. Skyzzo * Tatuanda: Albertine

Numero tre:

Sono varesotta per adozione. In realtà nasco a Rho, in provincia di Milano.
Appena maggiorenne mi trasferii a Milano per essere indipendente, vicina al mio ragazzo e al lavoro. Causa periodo difficile della mia vita rimisi in gioco tutto e senza neppure pensarci o deciderlo mi ritrovai a Varese.

Numero quattro:

Sono nata con la labiopalatoschisi, meglio conosciuto come "labbro leporino". Ho un passato alle spalle con molta ma molta presenza di dottori e dentisti. Dopo 18 anni di lotta però sento di aver vinto io! ;-)

Numero cinque:

Adoro non prendermi sul serio e adoro quando a farlo (su di me) sono i nostri amici.

Io ritratta da Skyzzo almeno una decina di anni fa mentre decido la misura per i miei sakura sul collo!

Versone blonde della Lalla di me cucinera tuttofare!

versione capello fuxia by Emi

acquarello di Doc ispirato da una foto di sg

versione real japanese su fotocopia by luigi

numero sei:



sono allergica a:

* gli acari e la lana

* la menta

* i cafoni

* la violenza in genere

* l'ignoranza

* il sessismo e lo specismo

Numero 7

Sogno sempre di non farcela. Uff! Se devo andare in un luogo non ci arrivo, sbaglio mezzo pubblico, orario, stazione, se devo incontrare qualcuno non lo trovo, se devo fare una cosa non ci riesco.
Abbastanza frustrante, non trovate?



fatto no?

:-)

domenica 5 febbraio 2012

carciofi alla giudia

Oggi sto davvero meglio, ancora intasatissima ma inizio a vedere la luce alla fine del lungo tunnel!
Wow! Che influenzona questa! E luigi da ieri non sta neanche lui un gran bene, niente febbre ma raffreddore e tosse incombenti!

Una delle cose che mi mancano di più da quando lavoro fuori casa è il tempo che prima dedicavo ai fornelli e alle delizie.
Oggi però mi sono concessa un peccato di gola e ho cucinato i carciofi alla giudia, ricetta che ho anelato per tanto tempo e cercato di carpire da tutti i romani che conosco!

L'origine di questo piatto è da ricercarsi nella tradizione del ghetto ebraico di Roma.
Il carciofo alla giudia veniva preparato e mangiato soprattutto nel periodo della ricorrenza di Kippur, chiamata anche festa dell'espiazione. Durante questa ricorrenza gli ebrei si sottopongono ad un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene non solo dal mangiare e dal bere, ma anche da qualsiasi attività lavorativa e ricreativa, dedicandosi esclusivamente alla preghiera.
Trascorse le 24 ore di digiuno, gli Ebrei solitamente mangiavano i carciofi che per questo motivo furono chiamati "alla giudia".

Ingredienti x 4 persone:
4 carciofi, uno a commensale se non troppo famelici o golosi altrimenti 2 a persona, varietà mammole (quella senza spine)
2 limoni
sale e pepe fresco
olio (la ricetta originaria prevede olio d'oliva ma io preferisco quello di semi)

*Spremete il succo di due limoni in una ciotola capiente e aggiungete l'acqua sino a metà.

*Eliminate le foglie esterne di ogni carciofo e, con un coltellino ben affilato, eliminate partendo dalle prime foglie esterne la parte violacea dei petali eseguendo un taglio quasi a triangolo.
Proseguite a scalare con tutte le foglie sino all'apice e poi tagliate ruotando la lama a spirale sino ad ottenere un carciofo a forma di pallina/fiore.
In internet ci sono molti tutorial sul taglio dei carciofi, la mia tecnica si rifà a quello che ho visto fare dall'ortolano dove Mallo, da bravo romano acquista i suoi carciofi e dove glieli puliscono e preparano al momento :-)
Tagliate i gambi se più lunghi di 5/6 cm e pelateli con il coltello eliminando la parte verde più esterna e trovando l'anima bianca.

* Dopo averli tagliati, strofinateli con la metà dei limoni spremuti in modo che non ossidino e metteteli a bagno nell'acqua acidula.

* Intanto scaldate l'olio sino a 140°. Quest'anno "Babbo Natale Luigi" mi ha regalato parecchie chicche da cucinera, tra questi, un super professional termometro per le fritture!

* Scolate i carciofi e asciugateli bene con la carta da cucina. Salateli e pepateli sia sulle foglie che sul gambo. Quando l'olio è in temperatura fateli cuocere insieme ai gambi per un massimo di 5/6 minuti e poi scolateli e poneteli sulla carta scottex a raffreddare per 10 minuti.

* Ora che sono tiepidi apriteli con le mani come fossero fiori, salateli e pepateli nuovamente.

* Riscaldate l'olio sino a 180° e, aiutandovi con una pinza e una forchetta, immergetevi nuovamente i carciofi a testa in giù e fateli cuocere per alcuni minuti sino a che i petali non diventino aperti come fiori.

* Scolateli di nuovo, salate e pepate definitivamente.



Sentirete che buoni! Luigi li vorrebbe rifare al volo... viziato!
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