da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

giovedì 9 giugno 2011

Muffins the book!

Ultimamente sforno molto volentieri deliziosi Muffin Vegan perchè ammetto di amare i dolci monoporzione, li trovo delicati, sempre presentabili e resta più semplice poter fare molte varianti partendo dallo stesso impasto.

Originariamente questi dolci venivano preparati e consumati dai domestici dell'alta società dell'Inghilterra vittoriana. Si utilizzavano gli avanzi di pane e i ritagli avanzati dai biscotti e dolci preparati per i padroni di casa a cui spesso si aggiungevano le patate schiacciate.
Ma i nobili non ci misero tanto ad accorgersi di quelle piccole meraviglie e li inserirono presto nel rituale del tè del pomeriggio e dalla colazione del mattino.
I Muffins divennero così popolari che vennero aperti parecchi forni e nelle strade si iniziarono a vedere venditori che vennero subito chiamati "Muffin men" tanto che ancora oggi ai bambini viene insegnata una filastrocca che dice: "Oh, do you know the muffin men?".

Quindi per avere idee più chiare sulle possibili varianti mi sono comprata un libro in offerta su questi dolci pensieri da forno. A dire il vero NON è un libro vegan ma sono pronta a trasformare queste meraviglie in meraviglie senza crudeltà. E diciamo che mi ha attirato il prezzo (15 euro) del libro con in omaggio le formine in silicone (che solo quelle se buone costicchiano non poco!).
Bhè, sono soddisfatta a pieno... le cocotte di silicone sono magnifiche, il dolce si stacca benissimo dalle pareti e il silicone esce indenne dal forno. Cosa potevo volere di più?

Questo il libro:











e questi gli stampi in silicone annessi:




Per rimanere in tema due ricettine veloci veloci e vegane vegane :)

MUFFIN AL COCCO CON GOCCE DI CIOCCOLATO
dose per 6 muffin grandi, 9 medi, 12 piccoli ;)

*100 gr farina biologica "00"
*40 gr farina di cocco
*25 gr di olio di semi
*125 gr di latte di soia o di riso
*1/2 bustina di lievito per dolci
*70 gr di zucchero di canna biologico
*gocce di cioccolato fondente o cioccolato ridotto a scaglie

- Mescolate tutti gli ingredienti secchi, aggiungete quelli liquidi e mescolate sino ad ottenere un composto omogeneo.
- Versate nei pirrottini (quelli in carta vanno benissimo, li trovate in qualsiasi super e per evitare che il peso del composto apra la carta consiglio di inserirli in una teglia apposita) e cuocere a 180°C x 20 minuti.
- con uno stuzzicadente verificate il grado di cottura interna: se una volta inserito nel centro del dolce sino in fondo ne esce asciutto vuol dire che il muffin è pronto, se invece è umido lasciate cuocere per altri 5 minuti e riprovate con lo stecchino.

;) Eventualmente spolverate la superficie dei muffin non cotti di scaglie di cocco! sentirete che profumo e che bontà!!!




MUFFIN SALATI CON ZUCCHINE, CIPOLLA ROSSA DI TROPEA E MOZZARELLA VEGAN
per 9 muffin

* 1 cucchiaino di zucchero di canna biologico
* 8 gr di sale
* 200 gr di farina biologica "00"
* 2 cucchiai di fecola di patate
* 1/2 bustina di lievito
* 20 ml di olio extravergine + 15 gr per cuocere la cipolla e le zucchine
* 110 ml di latte di soia neutro
* 50 gr di cipolla rossa di tropea biologica
* mozzarella vegan
* 1 zucchina grossa biologica
* pepe
* curry
* 3 foglie di basilico fresco

- In una padella saltate a fuoco lento con l'olio d'oliva la cipolla e la zucchina tagliati a pezzettini, rosolate per 10 minuti circa coprendo la padella in modo che il vapore contribuisca alla cottura e a mantenerle morbide.
Aggiungete la metà del salee un pizzico di pepe, un pizzico di curry e il basilico tritato.
Lasciate raffreddare.

- Sbattete in una ampia ciotola il sale, lo zucchero, un altro pizzico di pepe e la farina setacciata insieme al lievito, la fecola e l'olio restante. Versate il latte e amalgamate bene. Appena il composto è omogeneo aggiungere le cipolle e zucchine saltate.

- Versare negli stampi e aggiungete due pezzettini di mozzarella vegan sopra ogni composto. Cuocendo e lievitando la pasta finirà per inglobarli regalandogli un cuore fuso.

- Infornate a 180°C per 20 minuti e provate con la prova dello stuzzicadente (vedi ricetta sopra) per testarne l'effettiva cottura.

- Quando sono ben dorati in superficie tirateli fuori e serviteli tiepidi o a temperatura ambiente.





Io l'altra sera li ho adagiati su un piatto in cui avevo messo due mestolini di panna da cucina vegan, insaporita con spezie provenzali e una bustina di zafferano (ottimo per le vitamine aggiunte), insieme alle punte di asparagi cotte al vapore.

sotto con i fornelli allora!
:)

PS: nel pomeriggio faccio e fotografo e posto la ricetta per la mozzarella vegan, è un prodotto eseguito con la fecola di patate e il sapore ha superato pure la prova bimbi.
Marlene e Tommy hanno saputo sboffanchiarsi per bene la mia pizza margherita senza fare una piega ;)

Exit Through the Gift Shop ... a Banksy film

Prima di tutto mi chiedo se tutti sanno chi è Banksy.

A mio modesto parere, uno dei geni della street art.
Inglese, Bristol per esattezza, classe presunta 1974 anche se la sua identità rimane tutt'ora segreta, fa parte della scena underground inglese dai primi anni ottanta, militante in un gruppo anarco-punk si fa notare per tecnica e capacità di comunicazione.
Riluttante e dispezzante il governo e tutte le forme di ostruzionismo imposte dalla nostra società si presenta al popolo inglese con stencil dal forte impatto visivo.
Per meglio capirsi il sito: www.banksy.co.uk
e per meglio intendersi prima di una vostra navigazione solitaria in merito, foto e video:







figo eh?
Nel 2004 Banksy ha prodotto delle false banconote da 10 sterline sostituendo il ritratto della regina con quello di lady Diana e scrivendo al posto di Banca di Inghilterra la frase Banksy d'Inghilterra. Durante il corteo di Carnevale di Notting Hill vennero lanciati sulla folla dall'alto e molti finirono per servirsene come denaro vero nei negozi. Le singole banconote superstiti sono state vendute alla poderosa cifra di 200 sterline. Una serie di 50 dei fogli macchina non ritagliati sono state vendute come commemorativo della mostra di Lady D e tre anni dopo uno di questi fu battuto all'asta per ben 24.000 sterline.



Per me comunque resta un cult la sua produzione di topi come parafrasi dell'invivibilità delle nostre città e del falso benessere delle nostre giornate cittadine



Cosa dire poi della sua genialità quando ha ritoccato grande opere classiche e le ha fisicamente appese nelle sale dei musei con tanto di etichetta esplicativa dell'opera.
Ora che ci penso questo atto mi aveva definitivamente scaraventato tra i sostenitori dell'artista.
Guardate questo:



E questa sigla dei Simpson



ok detto questo avevo letto tempo fa sul blog di Mr.Sam che veniva presentato al Sundance Film Festival un film prodotto da Banksy intitolato "Exit Through the Gift Shop".



Visto il trailer mi sono subito interessata, l'ho scaricato ma poi non ero riuscita a vederlo.
Qua il trailer:



Lo stesso Bansky, in apertura di film lo definisce "un documentario su un uomo che voleva fare un documentario su di me".
E in effetti poi di questo si tratta.





Non sono sicura di quello che ho visto.
Di certo è che ne consiglio la visione a tutti gli interessati all'argomento.
Direi che se ci tieni all'arte questo documentario lascia quasi l'amaro in bocca.
Ma poi ho letto in rete che, tra l'altro, è stato insinuato che il film in realtà è un mockumentario e già la cosa mi prenderebbe diversamente.
Avevo pensato di dirvi cosa ne penso veramente, polemiche comprese, ma alla fine vi rovinerei o pregiudicherei il vostro giudizio.

quindi sotto allo scarico che poi se ne parla in cucina con una bella tazzina di caffè oppure alla mia mail... mi piacerebbe sapere il vostro parere!

Buona visione

mercoledì 8 giugno 2011

finalmente si colora!

Annina ha da circa un anno due splendide rose traditional sui fianchi che attendevano il colore.
Vero che anche non finite erano comunque due rose di tutto rispetto per misura e disegno ma oggi, averla vista con il colore, mi ha fatto pensare che era tutta un'altra cosa con tutto quel rosso... dio, quanto mi piace il rosso nella pelle :)

Questo reportage però si compone in modalità mini polaroid visto che Annina aveva questo giocattolo fotografico che ambisco da tempo... hihih

Ecco 4 pola che restano nella storia... adorabili no?





E queste le foto del lavoro finito, Annina come me e molte di noi (qualcuno ancora non le ha?) ha delle smagliature e ora con la seduta fresca sono irritate e gonfie e quindi maggiormente visibili ma, una volta guarita esse verranno celate dal pigmento e in culo anche alle smaglie!!!

Sì, questo è il mio segreto di bellezza, una bella body suites massiccia ahahah
Ma non ditelo a nessuno eh?




Annina è la floor manager dello studio di Angelo e Gully (colors tattoo:http://www.myspace.com/colorstattoovarese) e con se aveva altri scatti che non potevo non scansire e mostrare! Ma quanto sono belli i nostri amichetti










;)

prima seduta di colore per Andrea!

In men che non si dica Andrea (http://lamiss-artistichousewife.blogspot.com/2011/05/andrea-e-lemblema-di-famiglia.html) è già giunto alla prima seduta di colore.
Siamo partiti con il loto in interno braccio... non vedo l'ora di vederlo finito! La sensibilità e l'essenzialità di questo tattoo ben si collegano con la mia visione grafica dell'arte!




Proprio bello!

Horror Vacui... c'est moi!

Sono impazzita.
Ho cercato tutte le cornici che avevo in casa: roba bella comprata ai mercatini in cerca di contenere un momento visivo della nostra vita o delle nostre influenze, roba di plastica alla quale non riesco a resistere e ammucchio senza riserve in attesa di una mano di bomboletta argento cromata e via, roba media di colore pessimo sempre in attesa di una passata di smalto o brillantini.
Perché lasciarle vuote?
E qua ritorno alla mia ultima scoperta. Ho una fobia ufficiale che ho sempre avuto ma che non ho mai saputo di avere e esiste una locuzione latina che ho deciso mi tatuerò: HORROR VACUI.
L'horror vacui è la paura del vuoto ed è stata analizzata da tempo in ambito psichiatrico.
Nell' arte definisce l'atto di riempire completamente l'intera superficie di un'opera con dei particolari finemente dettagliati.
Ora io penso di concepire TUTTO come una tela bianca e il mio bisogno di occupare lo spazio con colore e segno diventa fobico.
Non oso pensare a quanti chiodi siano già conficcati nelle povere mura di questa casa in affitto ma sono certa di non aver finito...

Un giro turistico ;)

In salotto sopra il divano inizia ad essere come lo volevo

Il poster che Davide Superparrukko aveva regalato a Lu... incorniciato è proprio bello!



Ho sentito il bisogno anche di raccontare la nostra storia con foto dal passato ;)
In questo caso la nonna di Luigi che ho avuto il piacere di conoscere nella sua casa vicino alle cave di marmo di Carrara alla veneranda età di 95 anni. Questa foto non è stata scattata da noi ma trovo sia splendida per dare un'immagine della matriarca della famiglia stopar.
E Luigi alle giostre sull'astronave di Goldrake con tanto di coppola e sdentato come il cantante dei Pogues hihihih

Il dipinto di Andrea ha trovato la degna location. Grazie ancora Andrea!


In ingresso ho appeso l'ultimo arrivo. Si tratta di una stampa fotografica di Michele all'opera di Pomodoro che è sita a Milano dietro a Piazza San Babila. Una vera soddisfazione, la stampa ha una qualità davvero eccellente ed è stata poi montata su legno e poi finita con un protettivo impermeabile... proprio pregio!



Tutta soddisfatta sto preparandomi al prossimo turno di martello e chiodi!
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