da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

giovedì 14 luglio 2011

The extraordinary drawing by Laurie Lipton

L'ultima fissa tra i miei artisti preferiti: Laurie Lipton!



Artista newyorkese di rilievo, la Lipton iniziò a disegnare all'età di 4 anni. E' stata la prima a laurearsi presso la Carnegie-Mellon University della Pennsylvania con la laure (con lode) in Belle Arti. Ha vissuto in Olanda, Belgio, Germania e Francia per poi trovare definitiva casa a Londra.
Il suo lavoro trae ispirazione dalla pittura religiosa fiamminga per poi trovare la sua via in una pittura che ricorda la tecnica della tempera all'uovo, arricchendo i suoi quadri di una multitudine di linee e tratti che formano gli affascinanti chiaro-scuri e le volumetrie come difficilmente ho potuto gradire in quadri dell'ultimo secolo.

Anch'essa ha dichiarato che il suo è un folle metodo di disegno ma che lo sforzo le restituisce la soddisfazione quando, terminata l'opera, essa è ricca di volumi e dettagli.

Se volete saperne di più e dare uno sguardo alla sua ultima produzione:

http://www.laurielipton.com/

E queste alcune foto dalle pagine del libro più guardato di questa settimana!







mozzarella vegan... il ritorno di una vera pizza!

Una delle cose che ha perso interesse da quando siamo vegan è la pizza al ristorante!
Spesso i menù sono privi di varianti vegetariane, figurarsi vegan!

E così. togli anche la mozzarella a quel povero disco di pasta di pane che, spesso, contiene comunque latte per, dicono, matenerla più morbida, il sugo lo senti benissimo senza il formaggio e ti accorgi spesso che non è nemmeno una pummarola con la P maiuscola, le verdure poi, poverine, svenute e insapori intristiscono ancora di più il tuo cibo.

Ma, quest'anno, la vera pizza ha fatto ritorno alla mansion con piena soddisfazione di occhi, bocca e... cuore!

NB: Mi scuso per la qualità delle luci di queste foto ma la pizza spesso la faccio per cena e in cucina ho una fonte di luce fottutamente gialla!

MOZZARELLA VEGAN

Cosa serve:
* 1 vasetto di yogurt di soia naturale
* 6 cucchiai di latte di soia
* 3 cucchiai di fecola di patate
* 1 cucchiaio di panna di soia
* 1 cucchiaio di margarina
* sale e pepe q.b

Come si prepara:
Un consiglio: preparatevi già gli ingredienti dosati vicino al fuoco, alcuni dei primi passaggi vanno fatti con una certa velocità.
In un pentolino antiaderente far sciogliere la margarina e, quando totalmente fusa, aggiungere la fecola di patate mescolando bene.
Poi aggiungere il latte, la panna,lo yogurt, il sale e il pepe mantenendo il fuoco al minimo.
Ricordatevi che i formaggi hanno sempre una buona dose di sale e quindi assaggiate e se non vi convince salate ancora sino a che sembrerà formaggio.
Il vero sapore però lo sentirete a fine cottura e a completo raffreddamento.
Non preoccupatevi se c'è quanche grumo, piano piano, evaporerà la parte liquida lasciando una consistenza elastica che tirerà tali grumi rendendo omogeneo il composto.
Questa fase richiede pazienza e una buona dose di muscoli per continuare a girare il composto a fuoco minimo sino a che non si scollerà dai bordi della padella riunendosi in una sorta di palla elastica.
La mozzarella è pronta.
Trasferitela in una ciotola precedentemente oliata o imburrata (con margarina ovvio!) e rigiratela all'interno della scodella se volete una forma più rotondeggiante come la mozzarella vera.
Lasciate riposare sino a raffreddamento completo e poi riponetela in frigo.
Il giorno dopo è ovviamente ancora più buona!

La pizza prima di essere infornata:





e questo il risultato:




Ora sì che funziona!

mercoledì 13 luglio 2011

I'm Maru 2.0

Vi ricordate di Maru?





http://lamiss-artistichousewife.blogspot.com/2011/04/im-maru.html
Il mio beniamino felino nipponico, irresistibile e amante di tutte le scatole e i contenitori di cartone del mondo.
Venerdì scorso mi sono incontrata con Valeria (mamma di D.O.D * Discount or die, guardate nel mio elenco blog preferiti e fatevi due risate!) ed è saltato fuori Maru parlando di Giappone e di quanto siano un popolo amante dei gatti.

Così la Vale mi ha inviato queste foto che ha scattato lei stessa nel suo viaggio in estremo Oriente ai distributori di Mini Maru... 300 Yen per un Maru? Chissà quanti ne avrei comprati... :)




Un filmatino nuovo di Maru:



e un nuovo idolo:



ahahah

pochi giorni e saremo in tanti!

La famiglia si allarga.
Almeno provvisoriamente :)
La nostra piccola Swiffer è ormai alla fine della sua gestazione.
E' mostruosamente panzuta e cerca cibo e contatto appena può.
Passa tutto il giorno a cercare fresco e, arenata come una balena sulla spiaggia, sembra molto pensierosa.
Ormai fa fatica a muoversi e per lavarsi, spesso, rotola sul fianco senza risultato.
Mangia con appetito e spessissimo, anche se negli ultimi giorni ha ridotto la quantità per mancanza di spazio.
Le sue otto mammelle sono pronte a sfamare i pargoli e io vivo con simpatica ansia l'attesa del momento in cui la vedrò partorire i suoi figli e diventare mamma.
Sono davvero felice per lei.
Davvero felice che possa vivere questo passo fondamentale nella vita di qualsiasi mammifero di sesso femminile.
Un tempo il mondo si piegava a questo "miracolo" e Dio era donna.
Ma questa è una storia sbiadita e poco acclamata.

In ogni caso, per Swiffer, la nostra etica di vita ci ha impedito di decidere della sua sterilità.
Per me che attendo con ansia questo passaggio di vita, era impossibie decidere diversamente.

quindi ora, con gli occhi pieni di affetto, vi mostro un momento di relax della nostra pelosissima mamy:









Questa la casetta che ospiterà i nuovi nati sinchè non saranno vedenti e non riusciranno ad uscire.
Dopo saranno **zzi per tutti! hihihihih

domenica 10 luglio 2011

Fabribodai in cercan di buon auspicio!

Fabriboday è tornato a tatuarsi. Questa volta ha deciso di chiudere la sua arm suites sui polsi con otto simboli tibetani di cui 5 sono offerte per le deità benigne e 4 per le deità del Male (... sono si sa mai, meglio ingraziarseli tutti!!!)






Questo il risultato finale:






Ma studiamo un pò insieme così ne sapremo tutti di più!

DAMARU, IL TAMBURELLO RITUALE



Durante i rituali, introdotto dall'India, l'onnipresente DAMARU è composto da due mezze sfere di legno accostate, ricoperte di tessuto o di cuoio, e provviste ciascuna di una piccola palla alla sommità di una cordicella: la rotazione del polso che ne regge l'impugnatura trasmette loro un movimento sonoro particolare. Il DAMARU scandisce le recitazioni mantriche, o ne sottolinea i passaggi più importanti. I suoni combinati del tamburello rituale, della campanella e di una trombetta ossea sono utilizzati per l'invocazione della pioggia.
Esso è veicolo dell'energia spirituale contenuta in ogni essere vivente.
E' la musica del passaggio, di una forza fuori del comune e di stupefacente purezza, che esprime al contempo dolore e compassione, una ricerca instancabile e una calma serenità.
L'uso di questo oggetto appartiene sia ai riti efficaci con le divinità benevoli che malevoli.

L'OFFERTA DEL CUORE


Le offerte presentate a divinità adirate soddisfano essenzialmente le stesse funzioni delle offerte presentate alle divinità pacifiche. Lo scopo è imbonirsi il "favore" della divinità offrendogli i suoi oggetti preferiti, per placare e conquistare la sua fedeltà.
Molti dei rituali che offrono parti di corpo alle divinità sono riti ancestrali nati nel periodo precedente alla comparsa del Buddha storico.
In tempi recenti questi oggetti sacrificali sono offerti su un piano puramente simbolico e solitamente sono dolci sacrificali o "TORMA", scolpiti impastando farina d'orzo, burro e coloranti e mescolati con sostanze simboliche che sostituiscono la valenza delle sostanze reali sacrificali umane (cuore, sangue, occhi, reni e co.).
Il cuore è di solito raffigurato come un bocciolo di loto rosso o frutto di mango, una guaina bianca dentellata a rappresentare i muscoli sottostanti e da una guaina inferiore di petali verdi. Un singolo, doppio o triplo gambo di canali o vene pende dalla sua base.
Qui il cuore rosso e il muscolo bianco rappresentano la goccia indistruttibile al centro del cuore, simboleggia la rottura delle radici dei cinque delusioni, e la loro trasmutazione - mangiandoli - nelle cinque saggezze di Buddha.

IL RITUALE DEL FUOCO

Come nella maggior parte delle civiltà anche nel buddismo il fuoco occupa un posto a sé. Elemento fondamentale, tappa obbligata sul cammino della conoscenza, parte integrante dell'offerta poichè è allo stesso tempo calore e luce.
Simbolizza la purificazione e la fiamma della transitorietà del divenire e il cambiamento.
Il fuoco è il purificatore per eccellenza.

TESCHI E OSSA

Le divinità adirate indossano spesso ornamenti ossei a rappresentare l'essenza delle sei perfezioni trascendentali (paramita).
Gli ornamenti delle orecchie rappresentano la perfezione della pazienza e della forza d'animo, la collana di ossa rappresenta la perfezione della generosità e della carità, i braccialetti d'osso e le cavigliere rappresentano la perfezione della disciplina morale, la cintura d'ossa rappresenta la perfezione dello sforzo e dell'energia, la corona d'ossa rappresenta posta sul capo rappresenta la perfezione della meditazione.
Spesso queste divinità vengono rappresentate con un ossario ai piedi oppure con il corpo ricoperto di ceneri mortuarie a rappresentare la perfezione della saggezza.
In questo caso a Fabri abbiamo riprodotto uno dei cinque teschietti che ornano il capo di tali divinità.
Tale diadema di teschi rappresenta le qualità dei cinque buddha come la "morte" dei cinque veleni del mondo e i cinque aggregati della personalità.
Questi cinque teschi di solito sono uniti da una catena di oro con vajra (simbolo del fulmine) cinque punte e di solito poggiano su piccoli rossi fiori di loto.

IL SEME DI MOSTARDA BIANCA

Una volta Vajrapani offrì a Buddha un seme di mostarda bianca come augurio per l'eliminazione di tutti gli ostacoli e di tutte le interferenze. Nel nobile ottuplice sentiero questo seme simboleggia la retta visione che distrugge tutti gli impedimenti alla pratica spirituale.

LA GEMMA PREZIOSA

La gemma che esaudisce i desideri, a otto sfacettature, emana luce sino a distanze incommensurabile, appaga tutti i desideri, libera dal caldo, dal freddo, dalla sete, dalla malattia e dalla morte prematura.
Come la gemma preziosa permette al monarca universale di vedere a grande distanze, così la mente onniscente permette ad un Buddha di percepire simultaneamente la verità convenzionale e quella definitiva.

IL CORALLO PREZIOSO

Il corallo si presenta in quattro forme: il prezioso corallo rosso, il corallo rosso con radice bianca, il corallo bianco e il corallo nero.
Le forme più augurali sono quelle in cui il corallo possiede 3,5,7,8 o 9 ramificazioni.
Viene offerta nei rituali alle divinità pacifiche come oggetto prezioso e di notevole valore.
Appartiene ai 7 gioielli.

LE ZANNE DI ELEFANTE

Anche le zanne di elefante, insieme al corno di rinoceronte, appartengono alle offerte dei 5 sensi.
In tibet l'elefante è simbolo di calma e tranquillità, rappresenta la forza della mente, la costanza e la solidità del proprio pensiero.

LA CONCHIGLIA RITUALE

Una volta Indra offrì a Buddha una candida conchiglia, a spire in senso orario, come ornamento delle sue orecchie. La conchiglia rappresenta il suono degli insegnamenti di Buddha che si diffonde ovunque risvegliando dal suono dell'ignoranza discepoli di diverse capacità, interessi e disposizioni e incitandoli ad ottenere l'illuminazione per il proprio e l'altrui beneficio.


Auguriamo di cuore a fabri di trarre ogni beneficio derivante da questo tattoo! ;)
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