da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


Se desiderate contattarmi per qualsiasi chiarimento, opinione o scambio di vedute mi trovate qua: artistichousewife@hotmail.it

venerdì 26 novembre 2010

nicoz balboa al La galleria d’arte Fabrica Fluxus

La nostra Nicoz continua a spaccare! Guardatevi il video che promuove la sua ultima mostra...



il link della gallery per ulteriori informazioni è qua:

http://www.fabricafluxus.com

e questa la presentazione della mostra:

La galleria d’arte Fabrica Fluxus sempre a caccia di “Nuove Visioni”, di originali e stimolanti percorsi artistici, è lieta di ospitare l’esposizione personale di Nicoletta Zenchi, in arte Nicoz Balboa, talentuosa artista italiana trasferitasi in Francia da quasi dieci anni. Alle spalle esposizioni in importanti gallerie di Milano, Berlino, New York, Parigi, Los Angeles e Roma oltre che numerose pubblicazioni su magazines nazionali ed internazionali tra i quali: KULT magazine, Juxtapox, XL di Repubblica. Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare nel misterioso mondo di Nicoz. Come succede quando si ammira il paesaggio sfuggente da un finestrino di un treno in corsa, l’artista cerca di congelare in un istante effimeri scorci di una realtà parallela desiderata, di un sogno pronto a perdersi nell’oblio. Scogliere appuntite a strapiombo sul mare, ricorrenti nel suo lavoro, le carezze del vento e l’ebbrezza di orizzonti lontani diventano per l’artista nuovi punti di riferimento, così come gli uomini-animali, presenze tanto gentili quanto mute. Con grazia e delicatezza, nonché una tecnica meticolosa, le pirografie di Nicoz ci accompagnano nella sua personalissima cosmogonia, in cui la Natura e il mondo animale tornano ad avere un potere ancestrale, salvifico e rigenerante, indicano la strada, sono fonte di saggezza e conoscenza per le protagoniste indiscusse delle sue opere: donne senza età, dai fluenti capelli al vento, dolci, aggraziate nei loro abitini a palloncino retrò, allo stesso tempo innocenti ma dominatrici, così ammiccanti e fasciate nelle loro maschere sado-maso, pronte ad amare ad uccidere e a morire.

il blog della nicoz invece lo trovate qua:
http://nicozbalboa.blogspot.com/

Io lo seguo sempre ;)

daria e il suo sacro cuore

Come avevo anticipato nel post su Franko B, sabato scorso è venuta a tatuarsi la nostra amichetta nuova Daria. Ci eravamo conosciute grazie alle serate di sospensioni del gruppo "ascesi" (nel quale ci sono anche Angelo e Alice) dove io partecipavo in qualità di fotografa (ahahah) ma questa condivisione di giornata e tattoo ci ha consentito di conoscerci meglio e di iniziare così quella che spero sarà una lunga amicizia.

Come soggetto la sua scelta è finita in un'icona da sacro cuore anche se sostituendo la croce cristiana ad una croce medica come ben gli si confà ;)
Lei è stata bravissima e io non vedo l'ora di vederlo guarito... spero venga a trovarci presto!

Ecco il suo nuovo splendido tattoo:




SACRO CUORE
Il geroglifico egizio che indica il cuore è costituito da un piccolo vaso e per gli antichi egizi il cuore era la sede dell’anima; alla morte il cuore veniva pesato dal dio Anubi e, da questa pesa, veniva decisa la sorte dell’anima del defunto.
Il testo da cui inizia la leggenda del Graal, è il Perceval di Chrétien de Troyes. In tale racconto, il Graal non ha ancora una forma definita. Viene descritto come preziosissimo, fatto in oro e tempestato di pietre preziose. Il Graal viene portato in processione e viene preceduto da altri oggetti simbolici, tra cui la lancia sanguinante. Già in questo primo racconto si fa accenno al sangue. In un passo successivo Perceval incontra lo zio Eremita che gli spiega il significato del Graal. Il Graal serve l’ostia, unico nutrimento da dodici anni, al padre del Re Pescatore. Da questo riferimento eucaristico è quasi immediato pensare al Graal come ad un calice. Dopo pochi anni dalla diffusione dell’opera di Chrétien, Robert de Boron con il suo Giuseppe d’Arimatea spiega l’origine del Graal identificandolo con il calice dell’Ultima Cena che poi serve a Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue sgorgato dalle ferite di Cristo in croce. Questa versione del calice contenente sangue fa tornare in mente il geroglifico egizio del cuore, ed è facile identificare il Graal al cuore. Il calice di Cristo contiene il sangue di Cristo in due modi diversi: nel corso dell’Ultima Cena, quando il vino è il Suo sangue e successivamente quando è raccolto dal Suo corpo sulla croce.
Ricordiamo anche il simbolo del Cristo come un pellicano che si strappa il cuore per nutrire o ridare vita ai figli3. Il collegamento col simbolo cristiano del Sacro Cuore di Gesù è evidente.

Il simbolo del cuore indica il centro dell’essere, il luogo in cui si svelano i significati profondi, al di là delle connessioni stabilite dalla razionalità. Riportiamo un passo di un librino dedicato al Sacro Cuore di Gesù, che mette in evidenza come anche nella tradizione cattolica il cuore è associato al centro dell’essere: «È il nostro centro nascosto, irraggiungibile dalla nostra ragione e dagli altri; solo lo Spirito di Dio può scrutarlo o conoscerlo. È il luogo della decisione, che sta nel più profondo delle nostre facoltà psichiche. È il luogo della verità, là dove scegliamo la vita o la morte. È il luogo dell’incontro, poiché, ad immagine di Dio, viviamo in relazione: è il luogo dell’Alleanza”.

Dio parla al cuore dell’uomo, il centro dell’essere, non al suo orecchio, non alla sua mente.
Un’altra assonanza tra cuore e coppa si ritrova nella tradizione islamica quando paragona il cuore dell’arif (il saggio, l’iniziato) ad una coppa contenente potenza e sapienza.

Il simbolo del cuore ha quindi un profondo significato spirituale. Rappresenta il centro dell’essere, la sua anima ed il luogo dell’«incontro» e dell’«Alleanza». In questa accezione la cerca del Graal è una ricerca eminentemente spirituale e i luoghi che attraversa il cavaliere non sono luoghi fisici, ma luoghi dell’anima. Alcuni episodi delle avventure dei cavalieri partiti alla ricerca del Graal, sono palesemente delle prove dello spirito perché si trovano ad affrontare demoni o sortilegi approntati dal Demonio. Il pericolo di perdersi prima del raggiungimento della meta, è il pericolo di perdere la via che porta a Dio. Non a caso gli eroi si muovono senza un’apparente via da seguire come se fossero in un labirinto, quei labirinti che ricoprono il pavimento di alcune cattedrali medievali che stanno lì a simboleggiare il percorso dell’anima deve affrontare per raggiungere la grazia di Dio.

Inoltre il simbolo del cuore è equivalente a quello del sole. Il primo centro dell’essere, il secondo centro del cielo. Tutte e due simboli positivi della vita. Il sole ha un ulteriore aspetto: è il simbolo della regalità. Il re come centro del regno da cui tutto dipende tutto. I suoi raggi arrivano ovunque a portare la sua presenza. È naturale pensare a Luigi XIV, detto Re Sole, ed al suo motto: “Io sono lo stato”. Nel Perlesvaus, romanzo anonimo ma di area cistercense, Parsifal recupera il Graal diventando Re del Graal e divenendone custode. I due significati si sommano: il cuore puro permette la conquista del centro.




Bella scelta mia cara Daria!

tutto si distrugge!

eccoci al secondo momento tattoo per questo unico tattoo del nostro caro Luz!

Finalmente di nuovo in seduta per completare la sua frase in tre pezzi distinti "niente si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma!", ci ha fatto davvero piacere rivederlo e stare una giornatina insieme!

Take a look!





Igor è un vero warrior

Ieri la casa è stata preda dell'entusiasmo per il meritatissimo (e splendido) pezzo che Igor si è portato a casa.
Il disegno era già pronto dalla seduta precedente di progettazione e quindi non restava che condividere l'impegno e la sofferenza per un'oretta e mezza di linee.
Igor è sempre stato un cliente perfetto persino con il suo primo tattoo che lo vedeva alle prese con il pannello costale e una bella dose di nero.
Igor è uno skate del gruppo dei Warriors Skateboards di Lugano, capitanati dal Boss Yari e ormai diffusi in ogni angolo del pianeta... hihihih
qualche filmato per darvi l'idea della crikka!







Ovviamente a farci compagnia anche Pero (che ci ha mostrato il suo tattoo fatto da noi guarito) e uno skater belga in visita a 4 rotelle in ticino ;).
Insomma davvero una bella giornata insieme tra arte, musica e inchiostro.
Parole sante in famiglia!!!!








questo il suo primo tattoo nella family, guarito benissimo e davvero nero...



L'angolo dei lettori;)















Poi è stato il turno del nostro nuovo amichetto che se ne torna in belgio con un tattoo very warriors e very stopar mansion... non potevamo non accontentarlo! ;)










e questo il tattoo guarito di Pero: tutti felici e contenti! Yuuhhh!!!


domenica 21 novembre 2010

FRANKO B

Ieri si è tatuata Daria, un'amica di Lecco e, parlando con lei, ci ha consigliato di andare al PAC di Milano a vedere la nuova mostra del perfomer FRANKO B.

Con la mente e i ricordi sono tornata indietro di 13 anni quando, interessata all'ambiente artistico underground, mi ero imbattuta in un mondo sotterraneo dove l'arte è fluido, rosso e pieno di vita e morte.
Mi ricordo che acquistavo mensilmente una rivista (la editano ancora?) che si chiamava VIRUS ed era edita da Francesca Alfano Miglietti, teorica di mutazioni legate ai linguaggi visivi, docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna e curatore di mostre, rassegne e convegni.
Non era facile reperirla in edicola ma la mia ricerca di informazioni non mi faceva demordere e, alla fine, riuscivo sempre a sfogliarne le pagine e leggerne tutto il contenuto.

Così conobbi FRANKO B, ne rimasi scioccata ma anche molto affascinata.
Il percorso di vita di quest'uomo mi affascinava, stupiva e mi chiudeva lo stomaco.
Nato a Milano nel 1960, sua madre invasata cristiana era convinta di aver partorito un peccatore, un essere più simile ad un animale che ad un uomo e così lo fece crescere chiuso in una gabbia come una bestia, senza istruzione e senza dignità.
Lo chiamava "Franko il cane" e lo faceva mangiare in una ciotola, raramente lo liberava dalla sua gabbia.
Franko fu tratto in salvo dalla croce rossa italiana e, proprio per questo, il suo corpo è ricoperto di tattoo nel quale questo simbolo è ricorrente e incombente.
MI informai sulla rete, lui si era trasferito a Londra e dei suoi incubi ne aveva fatta un'arte e, poco dopo, ebbi l'occasione di vedere la sua performance "Chi mi lecca la ferita?" in una gallery milanese nella quale la Miglietti lavorava.

Lo vidi la sera dell'inaugurazione nel quale anche l'artista era presente: in una stanza bianca, il suo corpo nudo ricoperto di cerone bianco come il muro sul quale poggiava la sua schiena, seduto a terra con un collare ad imbuto di quelli che si usano per evitare che i cani si tolgano punti o altro, con un profondo taglio nella pancia e un lago rosso sul pavimento.
Cinque lunghi minuti nel quale potevi dire o fare quello che volevi.
Rimasi in silenzio, i suoi occhi nei miei e mi resi conto che la vera performance la faceva chi si rendeva spettatore del suo dolore, del suo modo di affrontare questa ferita che, a confronto di un taglio, non è nulla.

Che dire, sicuramente non è per tutti e per molti non è neppure arte ma, vi giuro, che stimo quest'uomo e trovo affascinante l'impatto visivo che sceglie per le sue foto e per le sue istallazioni.
Se potete fateci un salto al PAC, forse noi domani ci andremo perchè alcune esperienze muovono corde che ognuno porta con se e, mettersi alla prova nel farle vibrare, è sempre una ricerca personale importante.

Purtroppo ci sono arrivata un pò tardi,la mostra è agli sgoccioli ma ho deciso di pubblicarla per tutti i curiosi introspettivi come me!

PAC
http://www.comune.milano.it/WebCity/Documenti.nsf/WEBAll/B39230F0B5A864CAC12577AF005323ED?opendocument

sito:
http://www.franko-b.com/

Blog:
http://www.franko-b-news.blogspot.com/




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