da Varese, le odierne peripezie ed i mille interessi di una stramba famiglia di tatuatori!

Ho sempre pensato che la mia vita è piena di gente interessante e folkloristica, di gente colorata e gente molto dark,
di occasioni speciali, di fotografie, libri e scambi di informazioni...
Vorrei queste pagine fossero un'occasione per contaminarci e sorriderci su!!!!


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martedì 1 febbraio 2011

baphomet

Dal sacro al profano o meglio all'occulto, con Attila è sempre una sorpresa ma il soggetto è di un heavy metal pazzesco! ahahah

Guardate un pò:



BAPHOMET
Bafometto o Baphomet è il nome, ricorrente nella letteratura occultista del XIX secolo, di un idolo pagano della cui venerazione furono accusati i Cavalieri templari.

Ne esistono varie descrizioni ed iconografie: un idolo con un teschio umano, una testa con due facce, un idolo-gatto e una testa barbuta.

Il termine ricorre per la prima volta nei verbali del processo contro i Cavalieri templari; durante la soppressione dell'ordine fu sostenuto dall'Inquisizione che i cavalieri usassero un Bafometto come parte delle loro cerimonie di iniziazione. Questo fatto, oltre ad altre asserzioni, fece sì che il loro Ordine religioso fosse accusato di eresia e idolatria.

Il nome fu poi ripreso, dal XIX secolo, dai sostenitori dell'occultismo.



Una più recente e conosciuta descrizione raffigura il Bafometto nella forma di un capro umanoide alato con seno e una torcia sulla testa tra le corna. Questa immagine proviene dall'opera di Eliphas Lévi Dogme et rituel de la haute magie (Dogma e rituale dell'alta magia) del 1855-56.

Il Bafometto, come suggerisce l'illustrazione di Levi, è stato occasionalmente mal interpretato come sinonimo di Satana o come un demone, un membro della gerarchia dell'Inferno. Nella testa del Bafometto di Levi era inscritto un pentacolo, che è un simbolo adottato dai fedeli della Wicca e da altri seguaci dell'occultismo. Una testa di capro inscritta in un pentagramma invertito, è un simbolo occasionalmente adottato dai satanisti. La testa, le corna e la torcia insieme prendono la forma di un Fleur de lys.

All'interno della villa Cittadella di Saonara l'architetto Giuseppe Jappelli fece costruire nel 1816 una "grotta dei Templari" completamente artificiale secondo il tipico gusto romantico e massonico dell'epoca. All'interno della grotta spiccava una statua di Bafometto alta 4 metri. La statua andò distrutta durante la seconda guerra mondiale, quando la villa ospitò un comando della marina tedesca.

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